Buon vento Sindaco!

“Sold out” per l’evento “La Citta del fare”. La Sala dell’Auditorium Stradanuova affollata di persone, o meglio di cittadini lì convenuti per sentire dalla viva voce del Sindaco Marco Bucci, e neo-candidato alle amministrative 2022, i progetti per la nostra Genova.
Al discorso di apertura di Luciano Grasso, che ha tenuto a sottolineare il fermento intorno ai progetti nati sotto il cappello dell’associazione, sono seguiti gli interventi di Piciocchi e Campora sui grandi progetti di sviluppo della città, di Ameri sull’importanza di perseguire il posizionamento che Genova ha finalmente trovato e di Cassibba e Brusoni consiglieri comunali della lista Vince Genova.
Nonostante il fuoco di domande di Massimiliano Lussana, Bucci è stato sempre chiaro e circostanziato, mai sorpreso e sempre diretto. “Tutta la città sta cambiando, anche l’opposizione – esordisce Bucci – che prima diceva si dovesse gestire il declino della città ora parla di cambiamento”. Un risultato importante quindi perché significa che lo sviluppo è tangibile, riconosciuto anche se non sempre condiviso. Sul fronte della querelle “politico sì politico no” Bucci è stato netto: “La politica è altro dai partiti. Io faccio politica non nell’accezione ingannevole del “fare politica di partito”, bensì nell’interesse della polis”.
“Noi – continua Bucci – vogliamo continuare a lavorare alla crescita anche attraverso delle alleanze, come abbiamo fatto nel 2017 quando proponemmo una visione di città ed aprimmo le porte ai partiti che volevano sostenerci per realizzarla. Oggi facciamo lo stesso discorso: abbiamo un progetto per Genova e vogliamo portarlo avanti. Chi vuole stare con noi salga a bordo. Siamo aperti a tutti. Oggi abbiamo un Governo nazionale dove sono tutti quanti assieme. Perché non potremmo avere una giunta uguale?” Il Sindaco non si tira indietro neppure sulle “note dolenti”, dati demografici e manutenzioni: quanto al primo spiega che abbiamo un numero di residenti inferiore al numero delle persone che vivono realmente in città e che quindi va rivisto il sistema di tracciamento perché non siamo ben attrezzati a contare le persone. Sul secondo ricorda che molto è stato fatto (il centro storico) ma molto abbiamo ancora da fare. Un segnale forte peraltro viene dal Piano Operativo dei prossimi 5 anni in larga parte già finanziato e che in prospettiva, grazie ai recovery funds ed ai risarcimenti di Autostrade, potrebbe contare di nuove risorse economiche per circa 4 miliardi di euro. “Potremo fare grandi cose – continua Bucci – nonostante la burocrazia che ci lega parecchio e ci rallenta senza dare alcun valore aggiunto”.
Energia, grinta nei concetti che esprime. Convinzione e consapevolezza che il suo primo dovere è verso i genovesi che sono gli azionisti della Città “Noi amministriamo e dobbiamo servire gli azionisti, ascoltare tutti, avere sempre la porta aperta perché si ricevono anche delle belle idee. Poi prendere delle decisioni, cosa che qui non avveniva da tempo”. E per i cittadini genovesi presto un regalo: una pubblicazione, una sorta di “rendicontazione” di questi 4 anni di amministrazione per valutare meglio se rinnovargli la nostra fiducia.
L’evento si chiude con l’appello di Clavarino, coordinatore delle aree tematiche dell’associazione VinceGenova, alle persone in sala e soprattutto ai membri dell’associazione VinceGenova affinché tutti noi, gente di Genova, ci si senta coinvolti nel sostenere Bucci e – perché no? – ad entrare nella squadra di chi «ha a cuore di servire la città”.

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